Su questo bellissimo monte, probabilmente verso il 350 dopo Cristo, S. Eusebio ha edificato un Oratorio in onore della Madonna, per santificare questo luogo. In precedenza forse era consacrato a divinità pagane. Circa dieci anni dopo S. Eusebio avrebbe portato dallOriente tre statue della Madonna. Una sarebbe stata portata a Crea e le altre due a Oropa ed in Sardegna.
Queste notizie sono in parte ricavate dai manoscritti dellarchivio capitolare di Vercelli.
La Statua, che è venerata a Crea, sottoposta ad esplorazione scentifica durante i restauri eseguiti nel 1981 dal Prof. Gian Luigi Nicola, ha perso con il velo bruno, la poetica e popolare immagine della "Madonna bruna", fedele interpretazione figurativa del versetto del Cantico dei Cantici che recita: "Bruna sono io e pur leggiadra" (1,5).
La Cappella della Madonna la quale presumibilmente sorge su una delle più antiche costruzioni del Santuario di Crea, è il cuore del Sacro Monte. "E qui ai piedi della Madonna che si riassumono le gioie, la speranza, le angosce e le sofferrenze di tutti" (Mons. Carlo Cavalla).
Intorno allanno mille si stabiliscono a Crea i canonici regolari di Vezzolano (Asti). A loro succedono, nel 1483, dopo una breve parentesi dei Serviti, i Monaci Lateranensi.
E alla presenza di questi uomini di grande cultura e sensibilità artistica, oltreché di solida formazione religiosa, che dobbiamo lo sviluppo di Crea favorito anche dai Signori del Monferrato, i Paleologi prima ed i Gonzaga dopo. Grazie al loro sostegno vengono compiuti ampliamenti e abbellimenti. nei secoli successivi abbiamo notizie di interessamenti dei Papi e di visite illustri quali: S. Bernardo, S. Bernardino da Siena, la Beata Margherita di Savoia, S. Pio V, S. Giovanni Bosco...
Scomparsa la dinastia dei Paleologi, il Monferrato passa nel 1536 ai Gonzaga e alla fine del secolo il giovane San Luigi venne qui in pellegrinaggio. Dopo aver subito saccheggi durante le scorrerie militari, il santuario nel 1801 fu devastato nel 1809 chiesa e convento furono venduti allincanto. Nel 1820 il santuario è affidato ai Frati Minori osservanti che lo custodirono amorosamente per 170 anni riportandolo, gradatamente, al suo primitivo splendore ed a svolgere quella funzione di "città dello Spirito" che fu nei propositi di S. Eusebio e dei Priori che ne ressero le sorti nel corso dei secoli.
Nel 1948 avviene qui lincontro tra Alcide De Gasperi e il ministro degli esteri francese Bidault. Negli ultimi cinquantanni Crea è al centro di una lunga serie di avvenimenti importanti e di lavori legati allaffluenza crescente dei pellegrini. Dal 1992 il santuario è affidato ai sacerdoti della diocesi di Casale Monferrato.
Ricca cronologia e bibliografia sono contenute nel volume "Un santuario mariano, il Sacro Monte di Crea", di Castelli e Roggero, Edizione Sant'Evasio, Casale Monferrato 2000.
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