Luomo ha sempre cercato di cantare la grandezza di Dio e la sublimità dei suoi Santi innalzano templi, erigendo monumenti, affrescando pareti. I grandi artisti hanno sempre dato il meglio di sé nel tentativo di farci vedere il volto di Dio, la bontà, la santità. Non cè dubbio che il volto sereno di un martire parla più di ogni panegirico; ed un bambino placidamente disteso sulle ginocchia della mamma lesempio più alto della fiducia da riporre in Maria, così come la mano benedicente di Dio porta pace e distensione nei cuori affannati.
Il convento con il suo chiostro risale al Secolo XIII.
Dopo aver subito molte trasformazioni edilizie è stato soppresso tre volte: nel 1798 ad istanza del re Carlo Emanuele IV, poi nel 1801 dal governo francese al tempo di Napoleone e infine nel 1866 dal governo italiano. Nel corso di queste tristi vicende fu in parte demolito e andarono disperse opere darte, suppellettili, arredi, biblioteca e archivio di inestimabile valore. Riacquistato e restaurato più volte da laici e vescovi di Casale, ritornò definitivamente in possesso della diocesi.
Il convento che sorge a Oriente della Chiesa, in prosecuzione del suo asse longitudinale, al pian terreno ospita i locali di servizio e di rappresentanza e al primo piano le camere dei religiosi, la biblioteca e larchivio.
Nel Chiostro notiamo leleganza ritmica delle arcate sostenute da colonne con capitelli rinascimentali e per altri lati da pilastri. La recente chiusura degli archi con vetrate ha trasformato il chiostro in eccellente spazio funzionale a disposizione dei pellegrini e di varie iniziative.
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