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Santuario "Madonna della Bocciola"

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La Storia

L'origine del Santuario della Bocciola nel comune di Ameno, frazione di Vacciago, provinca di Novara, si riconduce ad un espisodio dellla prima metà del Millecinquecento, in un'epoca che vede anche il sorgere dei Santuari mariani della Madonna di Re in Vigezzo (1494) e del Boden presso Ornavasso (1528), nonchè del vasto Sacro Monte di Varallo nella vicina Val Sesia( 1481).

 

Secondo quanto si legge nel diario di un notaio ortense, Elia Olina, il luned́ 28 maggio (o marzo secondo la tradizione) del 1543, "la Beata Vergine Maria apparve ad una fanciulla che custodiva le bestie".

Successive notizie precisano le circostanze miracolose dell'episodio. Giulia Manfredi, coś si chiamava la fanciulla, era muta dalla nascita e abitava a Vacciago, in una casa che ancora oggi si trova lungo un viottolo poco prima del Santuario.

Quel giorno stava pascolando al solito il bestiame poco lontano, presso una cappella in cui era effigiata la Madonna in trono con il Bambino fra le braccia.

Ad un tratto vide sfolgorare fra i rami di un pruno selvatico (BOCCIOLO nel dialetto locale; ovvero su un alberello di bosso) la Madonna con il Bambino.

Le parḷ e disse che gradiva molto le sue preghiere; che presto l'avrebbe accolta in Paradiso, ma che prima le affidava un messaggio da portare a tutti gli abitanti del posto: la Madonna chiedeva loro di solennizzare in suo onore, oltre la domenica, il sabato pomeriggio; in cambio avrebbero avuto da lei speciale protezione.

 

 

 

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