L'Era Moderna
Con le suore il Santuario visse uno degli ultimi
momenti di attività instancabile, continua e fervente preghiera
che apportò benefici a tutta la comunità. Purtroppo
esse dovettero chiudere la Casa Madre per le impossibiltà
sopravvenute e spostare la sede principale a Napoli, dov'
tutt'ora la Casa Generalizia. Tuttavia il frutto della loro opera
rimane tangibile e il loro ricordo ancora vivo nella memoria
di molti, tanto da auspicarne un improbabile ma felice ritorno.
A verificare l'opera nella quale Monsignor Di Girolamo
aveva tanto creduto e alacramente lavorato intervenne il secondo
conflitto mondiale. anche Volturara risentì dell'atrocità
e della forza distruttrice di questa guerra, che portò ovunque
nient'altro che morte e rovina. Così il Santuario rimase
danneggiato e in completo abbandono per molti anni.
Inoltre la guerra aveva lasciato una popolazione
ferita negli affetti e nelle possibilità economiche tanto
che pensare ad una nuova rinascita per questa Cappella pareva cosa
assai difficile.
Ma, come avvenne in passato, anche questa volta
si trovò la maniera per riaprire il Santuario.
A Monsignor Di Girolamo succedette Monsignor D.
Domenico Vendola il quale diede inizio alla nuova ricostruzione:
furono riparate le tettoie, rifatto il pavimento, ricostruito il
loggiato su due colonne di marmo colorato e su di esso venne sistemato
un organo donato da Maria De Vita.
E ricominciò la gara di donazioni da parte
dei devoti; le Signorine Quarato donarono i 14 quadri della Via
Crucis, il Dottor Delfino Marano la balaustra di marmo bianco posta
dinanzi al presbiterio e numerosi fedeli corredarono l'Altare Maggiore
di candelieri, tovaglie, ostensori e vari oggetti di culto.
Furono rifatti anche l'Altare Maggiore, quello
di S. Amonio che, a devozione del popolo, era stato eretto nel 1920
e quello di SS. Rita da Cascia.
Così la Chiesa venne riaperta al culto nella
prima Domenica del Maggio 1948.
|