I Giorni Nostri
Siamo così giunti con la storia del Santuario
ai nostri giorni e precisamente agli inizi degli anni '60, quando
a Volturara arrivò il nuovo Parroco, Don Egidio Cascioli,
il quale insieme all'Amministrazione Comunale, pensò di riempire
in parte il vuoto lasciato dalle suore affidando alla Cappella un
custode che potesse perlomeno tenerla aperta e vigilare su di essa.
Così dal 1960 in poi si sono succeduti i
Signori Nicola Bibbò, Luigi Iarossi e Antonio Ianigro.
Ad essi il Comune concedeva gratuitamente l'uso
dell'acqua potabile e 40 some annue di legna da ardere, mentre il
Parroco metteva a disposizione gratuitamente l'abitazione e la luce.
Ma ciò non bastò ad incoraggiare
la presenza di un custode al Santuario e così alla fine esso
rimase del tutto disabitato.
In questi ultimi quarant'anni, purtroppo, si è
dovuto mettere mano varie volte alla riparazione di questa Cappella
cbe presentava sempre nuove ferite.
Così nel 1968, per interessamento dell'Ing.
Luigi Giangrossi, intervenne il Genio Civile per risistemare il
pavimento della navata con la realizzazione di un vespaio, per ritoccare
i muri interni e ricoprire la facciata della Chiesa con materiale
plastico.
Si intervenne anche sul pavimento del corridoio
a pian terreno del Convento realizzando il drenaggio delle acque
e, infine, si intonacò il lato Sud-Est del Convento.
Ma dieci anni dopo, nel 1979, si dovette procedere alla costruzione
di un largo marciapiede sul lato Nord-Est per proteggere il Santuario
dalla infiltrazione delle acque.
L'anno successivo, nel 1980, si pensò di
modificare il vecchio Altare Maggiore e, secondo la Nuova liturgia,
fu eretto l'attuale Altare "Coram populo", donò
della ditta Antonio Colagrossi e si spostò la balaustra un
metro più avanti con il rifacimento del pavimento dell'Abside.
Tutti questi lavori furono sostenuti grazie alla
generosità dei fedeli.
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