Home
Storia

Le origini

L'era moderna

I giorni nostri
Arte
Preghiere
Orari
Feste
Contatti
Link
www.santuari.it





 

I Giorni Nostri


Nel 1984 si procedette alla pulitura e ripittura della sacrestia e dell'Abside, si ritoccarono colonne e capitelli e venne installato un nuovo impianto elettrico.

Ma nell 985 si notarono le prime gravi lesioni sul muro dal lato del cimitero e si dovette nuovamente chiudere il Santuario.

Vennero sostituite alcune travi fatiscenti e fu completamente rifatto il tetto del Convento e impermeabilizzati i marciapiedi prospicienti la strada Statale.

I lavori terminarono alla fine di Ottobre di quell'anno e si scongiurò il pericolo di ulteriori danni che l'inverno avrebbe sicuramente arrecato.


Tutto questo sembra porre fine a quella serie di interventi per garantire la staticità dell'edificio.

Ma così non fù.

Intanto il Santuario riprese la sua attività che cominciava ogni anno con la Novena alla Madonna della Sanità e con la Sua festa, la prima Domenica di Maggio.

Per volontà del Parroco si prese l'abitudine di celebrare la Messa Domenicale delle undici a "Santa Maria" per tutto il periodo estivo e questo fatto contribuì a ridonare un pizzico di vitalità alla Cappella, abbandonata nei mesi invernali.

Comunque l'amore dei Volturaresi per questo posto non venne mai meno con il passare degli anni e, arrivare al Santuario a far visita alla Madonna, era abitudine comune tra la gente di ogni età e cultura.

Nessuno avrebbe mai immaginato che tutto ciò sarebbe stato impedito per un lungo periodo di tempo dal sopraggiungere di nuove sventure che stavano per portare la Cappella ad una nuova chiusura.


Siamo infatti giunti al 1993 quando si riscontrarono, per fortuna in tempo, gravi problemi di staticità dell'intera struttura.

Ci si rese subito conto che questa volta la situazione era ben più grave che in passato anche per il dissesto idrogeologico dell'intera zona di "Santa Maria".

Così si chiese l'intervento di geologi e ingegneri che, dopo approfondite analisi sul territorio e sulla stessa Cappella, prospettarono una situazione a dir poco disastrosa.

Non rimaneva che rimboccarsi le maniche e dare inizio ad una serie di interventi che si facevano sempre più tecnologicamente complicati ed economicamente costosi.

Sapendo di non poter contare, almeno all'inizio di questi lavori, su risorse pubbliche o ecclesiastiche che vennero concesse solo in seguito, si costituì un "Comitato Restauro" che aveva il compito di reperire fondi.

Come in passato dunque, ci si affidò alla generosità dei fedeli che volevano a tutti i costi scongiurare una chiusura definitiva del Santuario.


La gara di donazioni fu esemplare.

Insieme ad alcune consistenti donazioni, c'è da sottolineare il fatto, altrettanto lodevole, che intere fuiniglie di Volturara si sono autotassate per anni e si è cercato di coinvolgere i tanti Voltaiaresi emigrati e i pochi pellegrini che visitavano di tanto in tanto il paese.