I Giorni Nostri
Giovani e anziani presero parte a questa raccolta
di fondi, ma una particolare citazione merita l'Azione CattQlica
che ha cercato in questi sette anni di sfruttare ogni occasione
e con una particolare inventiva, ha sicuramente contribuito a riempire
le casse del Comitato Restauro.
In seguito arrivarono anche i contributi delle
Autorità Religiose e Civili che permisero di proseguire e
portare a termine i lavori che hanno interessato l'intera struttura
a partire dalle fondamenta indebolite dalle infiltrazioni delle
falde acquifere, nelle quali vennero realizzati dei micropali sia
dalla parte interna che da quella esterna, distanti un metro l'uno
dall'altro.
Poi si procedette al rinforzo delle mura perimetrali,
che minacciavano un cedimento, con iniezioni di cemento liquido
sopratutto per la parte di Nord-Est.
Questo lavoro venne eseguito dai muratori locali.
Ci si accorse che anche il tetto doveva essere
rinforzato e allora con un primo progetto si realizzò un
cordolo di cemento armato con il rifacimento delle Capriate.
Un secondo progetto mise mano al tetto dell'Abside
e al relativo soffitto.
Con un terzo progetto si programmò il rifacimento
del pavimento sotto il quale venne realizzato un vespaio con l'utilizzo
di iglù per isolarlo dal sottosuolo.
In questa maniera si è proceduto sia per
il pavimento della Navata che dell'Abside del Santuario ma anche
per il pavimento del corridoio a pian terreno del Convento e per
la Sacrestia.
Per il rivestimento si è usata la pietra di Apricena in Sacrestia
e nella navata della Chiesa, invece per il presbiterio si è
utilizzato marmo bianco. E' stato realizzato un nuovo impianto elettrico
e audio a norma di legge e un'ascensore per poter collocare la Statua
della Madonna sul trono, in sostituzione del vecchio che funzionava
a mano.
Infine si è rifatto l'intonaco e la pittura
delle pareti e dell'Abside.
Terminato il restauro i fedeli hanno provveduto
ad arredàre il Santuario con trenta nuovi banchi, donati
da Giuseppe Checchia, delle ditta Maser di Treviso, due nuovi Confessionali
moderni, chiusi ed acusticamente isolati, un nuovo organo, due candelieri
elettronici, due Angioletti ornamentali per la Statua della Madonna,
un tappeto pregiato, un Ostensorio nuovo con tronetto in legno e
una Croce a stile per processione.
La balaustra di marmo bianco è stata allargata
in modo da rendere più spazioso tutto il Presbiterio e le
colonnine in marmo son state utilizzate per realizzare un nuovo
Ambone che è stato innestato a sinistra di chi guarda l'Altare.
Anche la gradinata della Chiesa è stata
rifatta con la realizzazione dello scivolo per gli anticappati.
Infine è stato iniziato anche il lavoro
di consolidamento del Campanile.
Quest'ultima colossale opera di restauro, cominciata
nel 1993 ha visto finalmente la conclusione nell'anno 2000, anno
del Grande Giubileo, e bisogna sottolineare gli sforzi fatti per
volontà di quei Voltararesi che insieme al Parroco, al Vescovo,
alle amministrazioni locali e alla Comunità Montana hanno
cercato di restringere i tempi in modo da poter restituire al culto
il Santuario che diventa così, secondo le indicazioni della
Diocesi, Chiesa Giubilare, luogo cioè di pellegrinaggio per
l'acquisto dell' indulgenza.
Monsignor Francesco Zerrillo che, come i suoi predecessori,
ha percepito l'importanza di questa Chiesaa anche a livello Diocesano,
ne ha presieduto l'inaugurazione del giorno 27 Aprile 2000 che diventa
così data memorabile da iscriversi nella storia di questo
Santuario.
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