All'alba
del giorno 16 settembre 1602, il Colle scelto da Maria
si anima di popolo, accorso anche dai paesi vicini dove era
giunta la lieta notizia.
Gabriele e gli amici sono presenti.
Si abbatte l'annoso cipresso che per secoli, con la sua ricca
e verde chioma aveva in qualche modo protetto, dall'intemperie,
l'Immagine della Vergine.
Gabriele ha un ispirazione: dai rami di quel cipresso stacca
le bacche e le conserva, mentre altri provvedono a sbancare
pietre e terra, per la costruzione della capanna.
Ognuno si sente impegnato. Costruita la capanna, accendono
una lampada e tutti discendono; è già notte! II rinato Gabriele
rientra in casa, non dorme, ripensa alla richiesta fattagli
dalla
Madonna:
"Voglio che tu mi costruisca un tempio" Come fare? Dove trovare
i mezzi necessari se la popolazione di LENOLA è appena di
1200 abitanti. Gabriele non si scoraggia; illuminato dalla
grazia dello Spirito Santo ha un'idea geniale: farsi pellegrino
di Maria, percorrere le vie del mondo, narrare la sua conversione
e il desiderio chiestogli dalla Madonna.
Prima di intraprendere il rischioso pellegrinaggio stabilisce
di parlarne al Vescovo Comparini che non solo lo ascolta,
ma lo incoraggia e lo benedice. Pieno di entusiasmo, Gabriele
fissa per la primavera del 1603 la data del suo pellegrinaggio.
Gabriele vestì il saio, si riempi le tasche di bacche di
cipresso, si gettò sulle spalle una bisaccia e partì non senza
prima aver raccomandato a quei buoni paesani di spianare intanto
la sommità del colle.
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